Odori molesti degli allevamenti: i casi e le possibili soluzioni

Pubblicata da GeoNose il 29 Novembre 2019
Approfondimento

Gli allevamenti spesso producono odori molesti che generano lamentele e proteste, ma ci sono delle soluzioni per effettuare campagne di rilevamento adeguate

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Gli odori molesti degli allevamenti

Gli allevamenti sono una potenziale fonte di odori molesti. 

Nei territori limitrofi ad essi sono frequenti le lamentele dei cittadini, che spesso sfociano in comitati di protesta e contenziosi, in cui vengono coinvolti anche gli enti e le amministrazioni comunali.

I casi in provincia di Verona e Cremona

È il caso, ad esempio, di quanto è avvenuto di recente nei comuni di Bussolengo e Pescatina, in provincia di Verona, dove la popolazione aveva lamentato la presenza di odori nauseabondi. 

Il caldo dell’ultima estate aveva provocato una moria di tacchini in tutti gli allevamenti della provincia che aveva abbondantemente superato le normali capacità di gestione del fenomeno.

Un altro recente fatto di cronaca ha avuto luogo vicino a Cremona, a Bagnolo Cremasco, dove un allevamento di bovini insediato vicino alle case ha provocato l’insurrezione degli abitanti. La procura di Cremona ha coinvolto l’Arpa, che ha rilevato alcune violazioni amministrative da parte dell’allevamento. 

Gli allevamenti in Italia

Il patrimonio zootecnico italiano è pari a circa 25 milioni di capi e l’Italia risulta essere tra i paesi europei con un maggior numero di animali allevati nel proprio territorio nazionale, in particolare per quanto riguarda le galline ovaiole. 

La distribuzione territoriale degli allevamenti insediati in Italia risulta essere variegata e differenziata fra regione e regione. 


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Il patrimonio zootecnico italiano 2017 (Istat)

  • Bovini: 5.949.000
  • Bufalini: 401.000
  • Suini: 8.571.000
  • Ovini: 7.215.000
  • Caprini: 992.000
  • Equini: 440.000


Figura: mappa tematica del numero di allevamenti suini al 31/12/2015 (Istituto “G. Caporale” di Teramo)

La normativa di riferimento e le attività collegate

Il D. Lgs 59/2005 indica i requisiti di una realtà industriale ai fini dell’ottenimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale: uno di questi è l’attenzione all’ambiente nel suo complesso.

Pertanto, tutte le attività devono conoscere anche il loro impatto olfattivo, al fine di ridurlo.

Questo discorso vale soprattutto per certe realtà, quali gli allevamenti, che presentano indubbiamente un impatto legato agli odori emessi.

Ecco che risulta fondamentale per gli allevamenti effettuare alcune attività di controllo e verifica quali le indagini olfattometriche che prevedono:

  • campionamento alle emissioni (torrini di ventilazione, finestre di aerazione naturale, vasche di stoccaggio) per la determinazione della concentrazione di odore;
  • analisi in camera olfattometrica attraverso esaminatori qualificati (come da norma UNI EN 13725: 2004);
  • valutazione dei risultati ottenuti in termini di concentrazione di odore.

La valutazione numerica della dispersione

Per valutare correttamente la dispersione odorigena possono essere messe in campo diverse azioni quali:

  • studio dei dati meteorologici di almeno un anno solare, della zona in cui è collocato l’allevamento;
  • studio dell’orografia del territorio in cui è collocato l’allevamento;
  • studio della struttura dell’allevamento e calcolo del flusso di odore emesso;
  • elaborazione delle rose dei venti, primo passo della simulazione modellistica;
  • simulazione modellistica attraverso Calmet e Calpuff;
  • elaborazione delle mappe di dispersione con indicate le curve di isoconcnetrazione (secondo IPPC H4 – Draft “Odours”).

Da tutti questi elementi risulta evidente che il problema delle emissioni odorigene degli allevamenti è un tema complesso che richiede il supporto di strumenti specifici e di soggetti con esperienza specifica nel settore.

In questo contesto Geonose, applicazione e piattaforma per la gestione dei dati sviluppata da LOD, offre il giusto supporto tecnico per svolgere specifiche campagne di rilevamento sul territorio, mediante la tecnica normata Odour Field Inspecion. 

Geonose pertanto può essere un valido riferimento per comitati di cittadini, enti di controllo, aziende private o amministrazioni pubbliche.