Emissioni di odori: come migliorare il rapporto fra cittadini, Comuni e imprese

Pubblicata da GeoNose il 13 Novembre 2019
Approfondimento

Esistono modalità di raccolta e analisi dei dati, compatibili anche con la Citizen Science 

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E’ possibile gestire il problema delle emissioni odorigene in maniera oggettiva e scientifica, anche quando sono coinvolti più soggetti come nel caso di cittadini, imprese e Comuni?

Ci sono delle indicazioni o delle regole da poter seguire?

La risposta ad entrambe le domande è affermativa.

Per chiarire questo argomento possiamo fare riferimento al “Decalogo sulla Citizen Science” emanato recentemente dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), ovvero l’organo collegiale che si occupa a livello nazionale di coordinare le interazioni tra le varie ARPA, ISPRA e Governo.

Innanzitutto va detto che la Citizen Science è definita come “la partecipazione di cittadini in rete o in gruppi organizzati nelle attività di raccolta di dati e produzione di informazioni”, ed è uno dei migliori metodi per creare interazioni e sinergie prolifiche per la gestione delle varie problematiche ambientali che un territorio può avere. 

Il decalogo sulla Citizen Science

Il decalogo dell’SNPA è il seguente:

  1. I progetti di Citizen Science (CS) che impegnano i vari attori del Sistema garantiscono la “terzietà”. Questo termine tecnico e giuridico indica che il Sistema, tutelando il patrimonio di tutti in ogni ambito e occasione, è imparziale rispetto ad eventuali interessi dei soggetti coinvolti nelle attività.
  2. Gli obiettivi e le esigenze alla base dei progetti di CS vengono esplicitati e condivisi tra l’SNPA e i partecipanti prima di formalizzare qualsiasi iniziativa o progetto comune.
  3. Il Sistema si impegna in progetti di Citizen Science in linea con i suoi compiti ed obiettivi, non solo di natura scientifica, ma anche di comunicazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale.
  4. I dati prodotti nel progetto di CS sono pubblici e sono sempre accompagnati dall’indicazione dell’ambito di utilizzo e di eventuali limiti.
  5. I partecipanti ai progetti di CS sono consapevoli del problema ambientale collegato al tema sviluppato; pertanto, il progetto contempla, per quanto possibile, una parte informativa/formativa/educativa preliminare.
  6. Ogni fase di attuazione del progetto di CS, comprensiva di eventuali risultati intermedi, è resa nota e disponibile a tutti i soggetti coinvolti, nell’ottica di un approccio votato alla massima trasparenza.
  7. Il SNPA, assieme ai partner del progetto, si adopera per la condivisone dell’iniziativa e per la valorizzazione dei suoi risultati con i decisori pubblici e con le parti economiche e sociali interessate.
  8. I progetti sono concepiti, per quanto possibile, in ottica di trasferibilità sia all’interno del SNPA che in ambito europeo, anche tramite il coinvolgimento di partner di altri Paesi o partecipazione a partenariati transnazionali.
  9. Il SNPA assicura la massima visibilità ai progetti, ai partner coinvolti e ai risultati tramite i propri canali di comunicazione istituzionale.
  10. Il SNPA si adopera per evitare ogni strumentalizzazione di un progetto di CS, per interessi di parte, politici o per fini commerciali.
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Il rapporto fra cittadini, Comuni e imprese

Alla luce di questo decalogo possiamo cercare di capire il ruolo che cittadini, imprese e Comuni possono avere anche nella gestione di problemi come quello delle emissioni odori.

Il ruolo dei cittadini

La presenza capillare e diffusa sul territorio dei cittadini, consente di segnalare per tempo e in maniera puntuale eventuali problematiche oltre che di collaborare alla raccolta dei dati. 

La parte dei Comuni

I Comuni, coadiuvati da ARPA o altre entità quali Provincie, Regioni, USL e consulenti privati competenti, hanno all’interno delle proprie strutture tutte le capacità per gestire e coordinare le voci dei cittadini. 

L’impegno delle imprese

Le imprese si interfacciano con i Comuni e con gli altri organi competenti per correlare le attività progettuali intraprese con gli impatti sul territorio. 

Di fatto quindi i cittadini diventano parte attiva della gestione dei problemi ambientali, e il dialogo tra essi e le altre parti coinvolte diventa perno fondamentale per la risoluzione di eventuali problemi.

Oggettivizzare i dati

Ovviamente è fondamentale applicare metodiche scientifiche nella fase di raccolta dei dati da parte dei cittadini. L’oggettivizzazione dei dati risulta un passaggio fondamentale per dare credibilità all’intera struttura della Citizen Science. Per questo è consigliabile sempre appoggiarsi a metodiche di campionamento e raccolta dati di efficacia comprovata. 

La raccolta e analisi dei dati sugli odori

Nel caso degli odori esistono già delle modalità di raccolta e analisi dei dati compatibili con la Citizen Science che sono:

  • l’allegato 3 della DGr Lombardia del 15 febbraio 2012 – n.IX/3018 Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno: Strategia di valutazione della percezione del disturbo olfattivo da parte della popolazione residente. Prevede principalmente la raccolta dei dati sull’impatto odorigeno mediante appostiti questionari da sottoporre alla popolazione residente.
  • la parte II della LR 43/2000, DGr Piemonte del 9 gennaio 2017 n. 13-4554 Linee guida per la caratterizzazione e il contenimento delle emissioni in atmosfera provenienti dalle attività ad impatto odorigeno: Valutazione della percezione del disturbo olfattivo segnalato dalla popolazione. Analoga alla precedente, prevede sempre che i cittadini partecipino attivamente alla raccolta sistematica dei dati sull’impatto odorigeno di un territorio.
  • la UNI EN 16841:2017 Aria ambiente – Determinazione dell’odore in aria ambiente mediante indagine in campo. Si tratta dell’unica metodica tecnica attualmente riconosciuta a livello Europeo per la mappatura sistematica dell’impatto odorigeno in un territorio. I segnalatori, a differenza delle precedenti metodiche, vengono selezionati sulla base di alcuni criteri che ne garantiscono l’affidabilità in termini di percezione olfattiva e, inoltre, vengono anche addestrati al riconoscimento degli odori target presenti sul territorio.

Possiamo quindi affermare che gli strumenti per gestire in maniera oggettiva il problema delle emissioni odorigene ci sono e riescono a far dialogare e interagire i cittadini, le imprese e i Comuni (oltre agli altri soggetti pubblici coinvolti). 

In questo contesto si inserisce anche il sistema di monitoraggio di Geonose che permette di fornire una misura dell’odore geolocalizzata, puntuale e oggettiva.